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Certificati di Invalidita'

STUDIO MEDICO

Consulenza medica in Milano e Provincia di elaborazione delle pratiche di invalidità civile trasmesse telematicamente all'INPS presso ambulatorio medico su appuntamento in sede a Pero ( Milano).

La pratica viene elaborata da Medici esperti certificatori e può essere prenotata inviando la richiesta di contatto alla seguente mail info@certificatiinvalidita.it

oppure telefonando al numero 351 8022789


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Invalidita' civile.


ASSEGNO MENSILE DI ASSISTENZA PER INVALIDI CON RIDOTTA CAPACITÀ LAVORATIVA IN STATO DI BISOGNO ECONOMICO

L'assegno mensile è una prestazione economica a carattere assistenziale concessa agli invalidi parziali di età compresa tra i 18 e i 67 anni (tale termine è suscettibile di variazione in relazione alla revisione periodica, da parte del Governo, dell’età pensionabile in relazione alle aspettative di vita), con una riduzione della capacità lavorativa compresa tra il 74% e il 99%, che soddisfano i requisiti sanitari e amministrativi previsti dalla legge.

PENSIONE DI INABILITÀ PER INVALIDI CIVILI

INPS riconosce la pensione di inabilità ai soggetti ai quali sia riconosciuta una inabilità lavorativa totale (100%) e permanente (invalidi totali), di età compresa tra i 18 e i 67 anni (tale termine è suscettibile di variazione in relazione alla revisione periodica, da parte del Governo, dell’età pensionabile in relazione alle aspettative di vita) che soddisfano i requisiti sanitari e amministrativi previsti dalla legge.
Una volta avvenuto l'accertamento dei requisiti sanitari e amministrativi previsti, il beneficio viene corrisposto per 13 mensilità a decorrere dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.

PERCENTUALI DI INVALIDITA’

Percentuale di invalidità Benefici ottenibili
fino al 33% Nessun riconoscimento
dal 46% Iscrizione nelle liste speciali dei Centri per l'Impiego per l'assunzione agevolata
dal 33% al 73% Assistenza sanitaria e agevolazioni fiscali
dal 67% Esenzione ticket sanitario
Dal 74% al 100% Prestazioni economiche

Indennita' accompagnamento


E’ possibile richiedere l’indennità di accompagnamento se:

a causa della malattia è stata riconosciuta un’invalidità totale e permanente del 100%
se il malato ha problemi di deambulazione o non è più autonomo nello svolgimento delle normali attività della vita quotidiana.

Questa forma di sostegno è stata concessa con l’obiettivo di incentivare l’assistenza domiciliare della persona invalida.
Questo permette di evitare il ricovero in ospedale e, nel contempo, solleva lo Stato da un onere ben più gravoso di quello derivante dalla corresponsione dell’indennità”.
L’indennità di accompagnamento è compatibile con lo svolgimento di un’attività lavorativa e si può sommare alla pensione di inabilità civile

Portatore di handicap legge 104/1992


Il riconoscimento dell’art 3 comma 3 della legge 104/92 dà diritto a: tre giorni al mese di permessi retribuiti (possono essere richiesti sia dai lavoratori dipendenti con handicap grave sia dai familiari degli stessi);
congedo retribuito di due anni, frazionabile in mesi, settimane, giornate (va valutato il grado di parentela e la convivenza con la persona con disabilità); agevolazioni fiscali.

Contrassegno invalidi


I verbali rilasciati dalle commissioni mediche di invalidità civile, handicap, cecità, sordità, disabilità riportano anche l'esistenza dei requisiti sanitari necessari per la richiesta di rilascio del contrassegno invalidi e per le agevolazioni fiscali relative ai veicoli previsti per le persone con disabilità.

Collocamento mirato persone disabili categorie protette legge 68/1999


La legge distingue i lavoratori appartenenti alle categorie protette in “disabili” e “altre categorie”.

I lavoratori per le categorie protette sono coloro che sono riconosciuti disabili civili con percentuale minima di invalidità pari o superiore al 46%. La legge prevede, per i lavoratori appartenenti alle categorie protette, che siano riservate loro nelle aziende pubbliche e private delle quote di assunzione che variano a seconda del numero di lavoratori dipendenti nelle varie aziende.

Indennita' mensile di frequenza (minori fino ai 18 anni)


Ai fini dell'inserimento scolastico e sociale, l'INPS riconosce un'indennità di frequenza, erogata a domanda, ai cittadini minori di 18 anni ipoacusici o con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie dell'età che soddisfano i requisiti sanitari e amministrativi previsti dalla legge.

Una volta avvenuto l'accertamento dei requisiti sanitari e amministrativi previsti, il beneficio viene corrisposto per 12 mensilità.

Cieco civile


PENSIONE CIECHI ASSOLUTI

La pensione non reversibile ai ciechi assoluti (legge 10 febbraio 1962, n. 66 – legge 27 maggio 1970, n. 382) è riconosciuta nei confronti di coloro che sono colpiti da una totale mancanza della vista in entrambi gli occhi ed è riconosciuta dal diciottesimo anno di età in poi (non si trasforma in assegno sociale per gli ultra 67enni).

Una volta avvenuto l'accertamento dei requisiti sanitari e amministrativi previsti, il beneficio viene corrisposto per 13 mensilità a decorrere dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.

INDENNITÀ DI ACCOMPAGNAMENTO PER CIECO ASSOLUTO

L’indennità di accompagnamento (legge 28 marzo 1968, n. 406 – legge 21 novembre 1988, n. 508) è concessa ai ciechi assoluti al solo titolo della minorazione, cioè indipendentemente dalle condizioni economiche e dall’età dell’interessato.
L’indennità è ridotta di 93 euro mensili nel periodo in cui il beneficiario usufruisce del servizio di accompagnamento prestato da un volontario del servizio civile.
Il beneficio è equiparato automaticamente all’indennità percepita dai grandi invalidi di guerra (legge 31 dicembre 1991, n. 429 - applicazione tabella e, lett. a) n. 1, DPR 915/1978 e successive modificazioni).
Una volta avvenuto l'accertamento dei requisiti sanitari e amministrativi previsti, il beneficio viene corrisposto per 12 mensilità a decorrere dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.



PENSIONE CIECHI PARZIALI

La pensione non reversibile ai ciechi parziali (legge 66/1962 – legge 382/1970) è riconosciuta nei confronti di coloro che sono colpiti da un residuo visivo non superiore a 1/20 in entrambi gli occhi con eventuale correzione (ciechi ventesimisti). La pensione spetta anche ai minori di 18 anni e dopo i 67 anni di età (non si trasforma in assegno sociale per gli ultra 67enni).

PENSIONE SORDO CIVILE


La pensione non reversibile ai sordi (legge 26 maggio 1970, n. 381 – legge 20 febbraio 2006, n. 95) è riconosciuta nei confronti del minorato sensoriale dell’udito affetto da sordità congenita o acquisita durante l’età evolutiva (il periodo dell’età evolutiva si conclude col compimento del dodicesimo anno di età) che abbia compromesso il normale apprendimento del linguaggio parlato, purché la sordità non si di natura esclusivamente psichica o dipendente da causa di guerra, lavoro o servizio. La pensione è concessa a coloro i quali abbiano un’età compresa tra i 18 e i 67 anni (tale termine è suscettibile di variazione in relazione alla revisione periodica, da parte del Governo, dell’età pensionabile in relazione alle aspettative di vita).

Una volta avvenuto l'accertamento dei requisiti sanitari e amministrativi previsti, il beneficio viene corrisposto per 13 mensilità a decorrere dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.

INDENNITÀ DI COMUNICAZIONE

L’indennità di comunicazione (legge 508/1988) è concessa ai sordi al solo titolo della minorazione, cioè indipendentemente dalle condizioni economiche e dall’età dell’interessato.
Una volta avvenuto l'accertamento dei requisiti sanitari e amministrativi previsti, il beneficio viene corrisposto per 12 mensilità a decorrere dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda

Modulo SS3 assegno ordinario di invalidità


Nel caso in cui un lavoratore del settore privato non possa continuare a svolgere il proprio lavoro o abbia difficoltà a farlo per motivi di salute, la legge 222/1984 gli riconosce la possibilità di richiedere all’INPS di ottenere una serie di agevolazioni, come l’assegno ordinario di invalidità.

L’assegno ordinario di invalidità è una prestazione economica che viene riconosciuta ai lavoratori che abbiano una riduzione pari o superiore al 67% della propria capacità lavorativa e che abbiano versato almeno 5 anni di contribuiti, dei quali almeno 3 nei cinque anni antecedenti alla domanda.

Per richiedere l’assegno è necessario dotarsi del certificato SS3, che sarà inviato telematicamente dal proprio medico curante, e recarsi con la documentazione necessaria presso un Caf, un patronato o un professionista abilitato.

In seguito, il richiedente sarà sottoposto a visita da parte dei medici INPS, per l’accertamento delle malattie che hanno comportato la riduzione della capacità lavorativa nella misura richiesta ex lege.

Ove siano soddisfatti i criteri amministrativi e sanitari, l’assegno viene riconosciuto dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domande e ha validità di tre anni.

Su richiesta dell’interessato, l’assegno può essere rinnovato anche dopo i tre anni.

Assegno di vedovanza


L’assegno di vedovanza che integra la pensione di reversibilità, è una misura poco conosciuta, ma un valido strumento adatto a sostenere chi purtroppo sia rimasto solo e viva in condizioni di disagio, a causa di un’infermità fisica o mentale.
L’assegno di Vedovanza è un contributo che integra la pensione di reversibilità e spetta ai vedovi inabili al lavoro o titolari di accompagnamento.

Per richiedere l’assegno è necessario dotarsi del certificato SS3, che sarà inviato telematicamente dal proprio medico curante, e recarsi con la documentazione necessaria presso un Caf, un patronato o un professionista abilitato.

Questi i requisiti per poter accedere all’assegno:

a) Essere vedovo o vedova di un lavoratore sia del settore privato che pubblico

b) Godere della pensione di reversibilità

c) Essere invalido al 100% e riconosciuto inabile a proficuo lavoro, essere titolare di assegno di accompagnamento o aver ottenuto dal medico di base un certificato specifico che attesta la propria inabilità al lavoro